[Lungo e inutile – non leggere] “Ultimo discorso registrato”

Ieri ho lavorato da un cliente fino a tardi, sono tornato a casa alla solita ora, senza indugiare un anticipo.
Era probabilmente una giornata in cui sarebbe stato il caso di rientrare un po’ piu’ presto, la serata sarebbe stata impegnata dal meltingpot di Padova, con gli amici veneti di qTp. Poi sono perennemente indietro nella selezione delle foto per un progetto a venire. Insomma…. sempre un sacco di cose da fare.
Pero’, al momento del rientro, e’ gia’ da circa qualche ora che Monica, per skype, mi comunica che e’ arrivato un esemplare di Olympus E5. Il primo che mi arriva.
Appena rientrato guardo la scatola, le dimensioni sono quelle della scatola della E3. Nulla di nuovo se non fosse per la sigla “E5” bella in vista.
Appoggio la borsa del notebook e la giacca in studio. Accendo il computer.
Finisco l’elaborazione delle foto che avevo interrotto l’ultima volta, mangio un boccone. Tac! Le 20.30. Tra poco ho appuntamento con Giuseppe al casello per il MeltingPot.
Prendo in mano una questione che aleggiava intorno a quel esemplare di E5. E’ una versione Demo o di test, dicono. Infatti il manuale in italiano non c’e’….
Scarto la macchina, prendo atto che esternamente e’ molto simile a una E3. D’altra parte non c’e’ pericolo di sorpresa, anzi, non esiste piu’ il pericolo che ci sia una sorpresa dato che il forum qTp ne parla ormai da un sacco di tempo anticipando anche i minimi particolari.
Per fortuna non si tratta di un film, altrimenti quei porci mi avrebbero gia’ raccontato la fine!
Quindi il giocattolo e’ gia’ consumato o almeno e’ gia’ consumato quell’antico sentore di gioia profonda di scoprire qualcosa di nuovo. Niente, e’ tutto gia’ vecchio. Perfino il firmware e’ gia’ al suo primo gradino: 1.0. Poi c’e’ pure un qualcosa versione 1.1. Qualcosa di chiamato ACC. Me ne frego di capire cos’e’, richiudo. Dedico gli ultimi 10 minuti e prendere su la Penelope per lo scambio con Felix, la E1 con il 7.14 da far vedere a Giuseppe e la 5D con un obiettivo che non so ma mi accorgero’ dopo che e’ uno zeiss 50 F1.4.
Esco, trascorro una piacevole serata in compagnia di alcuni amici. Ci sono dei must in quella compagnia, Baires e’ sempre una garanzia.
Praticamente della E5 non parliamo se non accennando qualcosa.
Torno a casa tardi e vado a letto senza il minimo cenno di resistenza.
Stamane non ho avuto la forza di alzarmi presto, di andare con la bava alla bocca procurata dall’attesa verso lo scatolo della E5, farmi perdonare di averla fatta aspettare e montarle su il 14-35 F2.
Niente, sabato mattina normale o almeno simile agli ultimi. Mercato contadino, micro spesa al super mercato e via…. a casa.
Dopo mangiato trovo l’ordine delle idee giusto per poter riaprire la scatola.
Prendo in mano la nuova venuta ma vedo che la notte non l’ha trasformata in zucca ma nemmeno in principessa. Rimane la nuova E5, quella che tutti si aspettano, quella che deve salvare capra e cavoli, quella cui e’ proibito sbagliare ma che inevitabilmente sbagliera’ qualcosa.
La trasformo in macchina fotografica mettendoci la prima cosa che mi capita, il 50 macro con il duplicatore 1.4 (erano gia’ montati insieme perche’ l’ultima volta ho fatto per un cliente uno still life bellino).
Non la faccio scattare a 100 iso, nemmeno a 200. Premo quegli odiosi pulsanti per portarla a 6400 ISO. Lei lampeggia i gradi Kelvin gia’ molto prima come per dirmi “attento che potrei deluderti”. Miro alcuni oggetti in penombra dopo averla portata in modalita’ A (della mancanza della rotella ormai non ne parlo piu’…).
Scatto, capisco che alla messa a fuoco ci siamo arrivati molto prima (e in maniera precisa) rispetto alla E3 ed E30.
Guardo la foto sul display, sembra buona.
Calo a 3200, a 1600…. sempre meglio ovviamente. Poi scarico una raffica al gatto… perche’ mi sembrava una cosa da fare.
Non sembra una macchina demo o una macchina test. Dovrei sentire il fornitore ma credo che gia’ il primo cliente in lista di attesa si possa accontentare.
I JPEG riportano il numero di serie della macchina. Li guardo al computer e li reputo ottimi, cosi’ finiti…. senza nulla aggiungere. Che novita’….

Rimetto gli iso al “loro posto” e la macchina nella sua scatola.
Il primo cliente sulla lista sara’ contento, gia’ da lunedi’.

Questa E5 e’ uno dei primi esemplari pero e’ fortunata, non sara’ esibita come un trofeo e il suo materiale prodotto non verra’ sbattuto sul banco a prova di lentino. Non patira’ esami per essere immolata o sbattuta sulla polvere, pero’ il suo dovere lo dovra’ fare e sono sicuro che lo fara’ bene. Fara’ bellissime foto trasmettendo emozioni a chi le guarda.

Ora giace sulla scatola dove ci passera’ la domenica, ma questa “trincea di lusso” non durera’ molto, lei sta gia’ pensando…… “e adesso dimmi quando finira’ la guerra”.